Conero Logbook 2022
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Un anno con poca biodiversità e per i nudibranchi anche poca quantità, per loro forse l’annata peggiore che la mia macchina fotografica ricordi… e ad agosto e settembre la muta è rimasta asciutta.
In ogni caso, nell’acqua del Conero i soggetti fotografici non mancano mai e nonostante la grande passione per il ritratto, a maggio persino il fish-eye ha avuto modo di fissare dei bei momenti. Scogliera del Conero, resisti!
Maggio
Zero nudibranchi! Temperatura dell’acqua nella media del periodo e buona visibilità. Inizialmente pochi avvistamenti, poi la situazione è migliorata soprattutto per i piccoli crostacei e i blennidi.
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Giugno
Primi rari avvistamenti di nudibranchi (piccole Felimida luteorosea). La temperatura dell’acqua è salita oltre la media stagionale. Paguri e Facchini pazienti protagonisti dei miei ritratti.
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Luglio
Nella prima parte del mese si è verificato uno strano consistente abbassamento della temperatura dell’acqua, (meno di 20°C a luglio da queste parti è una rarità). La Cratena peregrina ha fatto la sua comparsa (…era ora!) e la ricerca dei soggetti si è concentrata negli anfratti e le spaccature anche a causa della scarsa visibilità. Colta Felimida luteorosea mentre deponeva le uova.
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Ottobre e Novembre
Sono ripresi i tuffi, ma la visibilità è diventata veramente scarsa e la vita è tornata ai livelli di inizio stagione, sia come numeri che come diversità. Cratena peregrina ha ricordato il suo ruolo di Regina del Trave, Felimida luteorosea quello di dama di compagnia e il “Facchino” si è confermato il Re.
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La mia sensazione è che da un po’ di tempo l’impoverimento dei nostri fondali è sempre più consistente. Spero sinceramente che il 2023 dimostri che io mi sbagli.
Ciao mare del Conero, ci vediamo presto!
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